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Visitare le Langhe ed il Monferrato: 5 cose da vedere

Le Langhe e il Monferrato: Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO

Le Langhe e il Monferrato sono due province piemontesi che insieme costituiscono Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. 

Entrambe sono note per la produzione di vino, ma anche per l’architettura e la cultura.

Le Langhe sono un’area di dolci colline tra il fiume Tanaro a ovest e il lago di Rivara a est. 

Il suo nome deriva dalla parola “lang”, che significa lungo, in riferimento alla sua lunghezza lungo un asse est-ovest che si estende da Ceva fino a Castiglione Falletto. 

La regione è famosa per i suoi vini Barolo, che vengono prodotti qui almeno dal 1716, quando compaiono nei documenti ufficiali del commercio tra Francia e Spagna attraverso Genova.

Muri di vigneti creano un paesaggio spettacolare

Le Langhe e il Monferrato sono famosi per i loro vini eccellenti. La regione ospita alcune delle cantine più prestigiose del mondo, con alcuni dei vini più famosi d’Italia tra cui il Barolo e il Barbaresco, due celebri rossi spesso paragonati al Pinot Nero della Borgogna.

Questi vigneti sono piantati su alcune delle colline più belle d’Europa. Le viti crescono in filari affiancati su ripidi pendii terrazzati o a scacchiera, oppure sono piantate in filari sfalsati che, visti dall’alto, ricordano un dipinto astratto o un motivo geometrico.

La strada del Barolo

La Strada del Barolo è un bellissimo percorso che attraversa le Langhe e il Monferrato. 

È costeggiata da vigneti, uliveti, castagni e cipressi. La strada è circondata da colline e montagne che fanno di questa zona una delle regioni più belle d’Italia.

Potete visitare tutti questi luoghi con una gita di un giorno partendo dal vostro hotel di Alba o Asti. 

Potete anche aggiungere un pernottamento e scegliere tra i migliori agriturismi con piscina lungo il percorso, per avere più tempo per esplorare la regione prima di tornare a casa!

Alba è una delle più belle città delle Langhe

Alba è una delle più belle città delle Langhe. È molto famosa per i suoi tartufi bianchi e i suoi vini, ma anche per il suo centro storico (patrimonio mondiale dell’UNESCO). 

Infatti, questa città ospita un famoso carnevale che si svolge ogni febbraio.

Se visitate Alba, non perdetevi il suo centro storico e le sue specialità gastronomiche: piatti a base di tartufo bianco, formaggi a base di latte crudo (come il “Roccaverano”), il vino “Brufoletto” prodotto con uve 100% Nebbiolo della zona e molto altro ancora!

Vacanza rilassante ad Acqui, in provincia di Alessandria

Acqui, in provincia di Alessandria, è una città diventata famosa per le sue sorgenti termali. 

Queste sorgenti calde si trovano ai piedi del Monte Bracco e sono state citate per la prima volta da Plinio il Vecchio (I secolo d.C.). 

È facile capire perché Acqui fosse così popolare come città termale: la temperatura è ideale per rilassarsi, con giornate estive calde e serate fresche.

Acqui è anche nota per la sua produzione di vino: molti vigneti circondano il centro della città e offrono tour ai visitatori che vogliono saperne di più sui loro processi e sulla loro storia. Se state programmando un viaggio, non perdetevi queste opportunità!

Visitare la città di Casale Monferrato

La città di Casale Monferrato è una delle più importanti del Piemonte. Ha un patrimonio storico e artistico unico ed è sede di numerosi musei e siti storici che meritano di essere visitati. Ecco cosa vedere a Casale:

1. La Cattedrale di San Martino

La Cattedrale di San Martino fu costruita tra l’XI e il XIII secolo ed è uno dei monumenti più importanti del Piemonte. 

Presenta un’imponente architettura romanica, a navata unica e senza transetti, e un campanile gotico. 

La cattedrale contiene anche un’importante collezione di dipinti del XIV secolo, tra cui una pala d’altare di Filippo Paladino.

2. Il castello del Monferrato

Questo castello fu costruito nel XII secolo dal marchese Bonifacio del Vasto come parte del suo sistema di fortificazioni. 

Nel corso del tempo è stato restaurato più volte, in particolare dopo essere stato danneggiato da un’alluvione nel 1802 e poi di nuovo durante la Seconda Guerra Mondiale, quando servì da quartier generale per le truppe tedesche che occupavano l’Italia settentrionale in quel periodo. 

Redazione

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