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Visitare Ferrara, cosa vedere e luoghi di interesse

Ferrara, proiettata verso il Veneto, è una città emiliana che viene spesso posta dietro alle più rinomate Bologna, Modena, Parma ma, al contrario, Ferrara offre a chi la visita attrattive parecchio interessanti e una storia notevole.

Ferrara storica 

Non ci addentriamo nella storia vera e propria della città di Ferrara intesa come accadimenti che l’hanno vista protagonista in passato ma al fatto che sia terra natia di importanti personaggi.

Ci riferiamo in particolare alla Famiglia degli Estensi, una delle Famiglie più importanti del Rinascimento, che ha determinato un pezzo di storia di quella che sarebbe stata la futura Italia.

In campo letterario a Ferrara nacquero Ariosto e Tasso che scrissero le loro importanti Opere proprio in questa città. In tempi contemporanei, Ferraresi sono, ad esempio, Michelangelo Antonioni e Giorgio Bassani. 

La città delle bici

Chi arriva a Ferrara noterà immediatamente la notevole quantità di bici circolanti, molte più che in qualsiasi altra città italiana. Una storica, antica università attrae molti giovani studenti le pause della visita della città è il giusto pretesto per assaporare ottimi piatti e volendo visitarne anche la Provincia, si troveranno scorci interessanti.

Il Castello Estense

Nel Centro storico della città, vicino alla cattedrale, sorge il Castello Estense, quella che fu la dimora della celebre e importante Famiglia. Edificato nel 1385 si presenta come un edificio poderoso.

La sua costruzione si deve ad una pericolosa rivolta popolare a causa della quale Niccolò sentì l’esigenza di avere un luogo sicuro in cui rifugiarsi per non rischiare nel corso delle rivolte.

Oggi il Castello Estense è visitabile e molti turisti ogni giorno affollano le sue meravigliose sale. Questo Castello, intitolato a San Michele, è sede di molti eventi che attraggono turisti e ferraresi, un centro di aggregazione importante nella città di Ferrara. Chiusura il Lunedì.

Il Duomo di Ferrara

Nella stessa zona del Castello sorge la Cattedrale, il Duomo di Ferrara, esattamente secondo l’organizzazione tipica medievale delle città. Nato come Basilica minore nel 1135, è stato oggetto di molte rivisitazioni in tempi successivi, in cui lo stile del momento ha lasciato il segno sul Duomo.

Elementi Romanici, gotici, rinascimentali e Barocchi si riconoscono in una visita al Duomo. La sua facciata è in stile Romanico ma alla nascita il campanile non c’era, venne aggiunto solo tre secoli dopo ad opera di Leon Battista Alberti. 

L’interno del Duomo è in stile Barocco che contrasta con l’aspetto medievale dell’esterno. All’interno del Duomo si conservano le spoglie del Papa Urbano III, morto proprio a Ferrara circa 50 anni dopo la consacrazione della Chiesa.

Il Palazzo dei Diamanti

Siamo sempre nel Centro di Ferrara, a circa 300 metri dal Castello Estense e qui troviamo il celebre Palazzo dei Diamanti che non deve il suo nome alla presenza dei preziosi cristalli ma alla forma degli elementi che ne compongono la facciata, a forma di diamanti, appunto.

E’ uno dei palazzi più celebri del rinascimento e opera unica in questo senso in tutto il nord Italia. Progettato da Biagio Rossetti, la sua realizzazione ebbe termine nel 1503; è assolutamente da visitare.

Via delle Volte

Concludiamo la rapida visita di Ferrara con una via un po’ particolare che si trova nel centro medievale della città. La via è abbastanza corta, circa 200 metri e la sua caratteristica è di aver conservato il fascino della sua origine medievale: Si tratta di un rettilineo completamente porticato da volte.

Un tempo costeggiava il fiume Po che in tempi successivi ha deviato il suo percorso, intorno a XII secolo. Si passeggia su un fondo acciottolato e si presente con un carattere estremamente raccolto. In autunno, con foschia o nebbia, assume un aspetto davvero misterioso.

Un tempo lungo questa strada si trovavano i bordelli della città, una specie di via a luci rosse, che oggi, ovviamente, non ci sono più. Lungo questa via, invece, oggi trovi osterie e trattorie estremamente caratteristici.

Redazione

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